Lista progetti / Matteo_Zamagni
2008 | Circuiti ciclabili Green Link
- Progetto Circuiti ciclabili Green Link
- Città Riccione [I]
Descrizione del progetto
con
arch. Enrica Dall’Ara
Lo scopo del programma europeo Green Link è lo studio ed il confronto di criteri progettuali (attraverso simulazioni dimostrative mirate) per mettere a punto un modus operandi condivisibile a livello internazionale (area del Mediterraneo Occidentale).
Oggetto specifico della progettazione promossa dalla Regione Emilia Romagna, nel quadro del programma comunitario, è la creazione di un collegamento ciclabile efficace fra Riccione ed il suo entroterra, coinvolgendo anche il territorio della Repubblica di San Marino. Si tratta di qualificare percorsi in gran parte preesistenti, ottimizzando l’accessibilità al circuito e rendendo il tema della ciclabile un pretesto per valorizzare ambiti paesaggisticamente fragili. La scala di progetto è territoriale, con alcuni approfondimenti (quattro ambiti pilota). L’impostazione dello studio è volta a favorire lo sviluppo di una relazione più stretta tra l’area fortemente urbanizzata della costa ed il sistema naturale che la circonda, nell’ottica di creare un sistema aperto ed interconnesso con i poli di attrazione del contesto circostante, garantendo ai cittadini ed ai turisti percorsi ciclabili alternativi e piacevoli su aree dedicate.
Il territorio interessato dall’esteso circuito ciclabile proposto, che connette Riccione, Misano Adriatico e Cattolica al loro entroterra, presenta contrasti paesaggistici spesso stridenti: gli squilibri sono causati da una compresenza di usi sorti in seguito alla forte antropizzazione costiera, per via della vocazione turistica e dello sviluppo di comparti produttivi nell’ambito pre-collinare. Il pattern paesaggistico ormai consolidato è caratterizzato dalla commistione, quasi mai “felice”, di infrastrutture ricettive, produttive, luoghi del loisir e un paesaggio agricolo dalle caratteristiche ancora riconoscibili. Pertanto, le proposte per i quattro ambiti pilota sono state concepite secondo una logica di sistema e di integrazione, tutelando, da un lato, i valori paesaggistici di quelle aree retrocostiere che conservano ancora notevole qualità e compensando, dall’altro, le zone maggiormente compromesse dal consumo del territorio. In particolare, il progetto:
> considera le quattro aree pilota quali tasselli strategici non puntuali, ma interconnessi mediante la ciclabile e le aste fluviali, la cui presenza è ormai l’unico elemento strutturante della continuità territoriale;
> innesca un processo virtuoso di riequilibrio paesaggistico dei contesti interessati, trasformando la frammentazione in varietà;
> integra fra loro i tematismi proposti dal programma Green Link per un’offerta ricettiva e di funzioni diversificata e sostenibile.