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Lista progetti / Matteo_Zamagni

2010 | Integrazione paesaggistica del nuovo svincolo autostradale di Cona

Slideshow
  • Progetto Integrazione paesaggistica del nuovo svincolo autostradale di Cona
  • Città Cona, Ferrara [I]

Descrizione del progetto

con
arch. Filippo Boschi (capogruppo) – HERISCAPE
prof. arch. Felicia Bottino – HERISCAPE
dott. Valentina Ridolfi – HERISCAPE
prof. arch. Daniele Pini
arch. Sara Vespignani
arch. Anna Trazzi

L’elaborazione di un masterplan paesaggistico per l’inserimento del tratto di superstrada Ferrara – Mare, prospiciente il nuovo Ospedale di Cona, fa parte di un progetto di maggiore portata, relativo all’adeguamento dell’intera infrastruttura e alla sua conversione in autostrada. Questo snodo, di particolare interesse per via della creazione del nuovo polo medico, destinato a mutare in termini di fruizione e di impatto paesaggistico tutto l’intorno, ha richiesto una progettazione specifica, che si basa sui seguenti criteri:

> Enfatizzare la collocazione extraurbana dell’Ospedale, cercando di ricostruire un sistema verde a coronamento della struttura sanitaria tale da immergerla nel verde.

> Utilizzare quanto più possibile gli elementi naturali per abbattere i livelli di inquinamento e in particolar modo il rumore, con schermature verdi, della fonte emissiva della superstrada.

> Considerare l’utilizzo della futura autostrada come un’esperienza di viaggio, segnando in maniera evidente i diversi punti e le situazioni identitarie del territorio, marcando la sequenza del viaggio e considerando gli svincoli autostradali quali veri e propri landmarks.

> Intendere l’autostrada uno dei principali punti di osservazione da cui percepire i paesaggi attraversati, impiegando le opere di mitigazione ambientale quali occasioni per recuperare e reinterpretare paesaggi i cui connotati stanno scomparendo. In questo caso viene riproposto il tipico paesaggio rurale del luogo, segnato da filari e alberature.

> Valutare gli aspetti gestionali del paesaggio entro la proposta progettuale. Vengono quindi ricercate le specie arboree più idonee e le soluzioni migliori che consentano anche di contenere i costi di manutenzione, fino ad ipotizzare forme remunerative di gestione mediante l’impiego di piantumazioni a fini produttivi.